MA COSA DICE, PROFESSORE?




Una base su Marte gestista da alieni e terrestri, l’esistenza di una Federazione Galattica di razze aliene, un sistema solare brulicante di tecnologia ET e molto altro, sono le sorprendenti dichiarazioni provenienti da due importanti personaggi tutt’altro che appartenenti al mondo del complottismo sensazionalista

di Lavinia Pallotta

Lo scorso dicembre (dicembre 200, nda) i media, complottisti come noi e anche quelli per bene, cosiddetti mainstream, hanno divulgato le dichiarazioni di un personaggio dal curriculum al di sopra di ogni sospetto, che come minimo hanno fatto sgranare gli occhi per lo stupore. Fammelo rileggere un attimo, che forse ho capito male, mi son detta io. 

Gli alieni esistono davvero 

Presentando candidamente il nuovo libro, per il momento solo in ebraico, il cui titolo si potrebbe tradurre come “L’Universo oltre l’orizzonte: conversazioni con Haim Eshed”, scritto in collaborazione con Hagar Yanai, l’8 dicembre su Yedioth Ahronoth Haim Eshed, ex capo dei programmi spaziali di sicurezza di Israele per ben 30 anni, ha stupito il mondo parlando di contatti con gli extraterrestri, l’esistenza di una Federazione Galattica e una base sotterranea  su Marte in cui lavorerebbero astronauti americani e alieni. A sorprendere non è solo inìl contenuto delle dichiarazioni (noi appassionati di UFO siamo abituati a roba forte), ma il fatto che provengano da una figura di tutto rispetto, di caratura ufficiale, da Israele, Paese da cui ben poco è uscito in materia di visite ET. Ma questi ultimi anni, diciamo da quando il New York Times sei anni fa decise di rendere noto il programma UFO del Pentagono, ci stanno abituando ad aspettarci sempre nuove sorprese, da personaggi che svolgono, o hanno svolto, ruoli importanti e inattaccabili. A dire la verità, anche il compianto Colonnello Corso aveva un curriculum inattaccabile, ma i tempi non erano ancora maturi, non c’era l’ok di chi invece oggi, evidentemente, ha deciso che il cover-up vada allentato. Riprendendo quanto pubblicato il 10 dicembre su The Times of Israeli in inglese, sappiamo che Eshed ha detto che «gli alieni esistono, che Israele e gli USA sono in contatto con loro da tempo e che Donald Trump stava per spifferarlo, ma gli extraterrestri della “Federazione Galattica” lo hanno fermato». Non basta: «(gli) alieni conducono esperimenti sulla Terra ed esiste una base congiunta sotterranea su Marte dove essi collaborano con astronauti americani. “Hanno chiesto di non divulgare che sono qui perché l’umanità non è pronta”». Secondo il presidente dell’Agenzia Spaziale israeliana, Isaac Ben-Israel, Eshed si sarebbe spinto un po’ oltre con certe affermazioni sugli extraterrestri, ma «la sua serietà non dovrebbe essere messa in discussione e il suo ruolo di leader nel campo resta intatto. “Se doveste scegliere una persona come padre delle capacità spaziali israeliane, questi sarebbe Haim Eshed”» avrebbe dichiarato Ben Israel al Times of Israel. 

Federazione Galattica e relitti alieni

Secondo quanto riportato dalla NBC News stesso 8 dicembre, Eshed, ex generale e stimato professore di aeronautica e astronautica, «gli alieni erano allo stesso modo curiosi riguardo all’umanità che desiderosi di capire “il tessuto dell’universo”. Sono stati firmati degli accordi tra specie, compresa una “base sotterranea nelle profondità di Marte” dove vi sono astronauti americani e rappresentanti alieni. “C’è un accordo tra il governo USA e gli alieni. Hanno firmato un contratto con noi per svolgere qui degli esperimenti”» avrebbe dichiarato Eshed, aggiungendo che «il presidente Donald Trump era a conoscenza dell’esistenza degli extraterrestri ed era “sul punto di rivelare” informazioni, ma gli era stato chiesto di non farlo in modo da evitare “isteria di massa”. “Hanno aspettato fino ad oggi che l’umanità sviluppasse e raggiungesse uno stadio in cui comprenderemo, in generale, cosa sono lo spazio e le astronavi” ha spiegato Eshed, riferendosi alla Federazione Galattica». 

Di Federazione Galattica gli appassionati di cronache ufologiche probabilmente ricorderanno che si è parlato spesso in ambito contattista e in anni recenti anche in ambito whistleblower, ad esempio con le “rivelazioni”, assolutamente sbalorditive per non dire incredibili, di Corey Goode sul Programma Spaziale Segreto e le varie specie extraterrestri che collaborerebbero con l’umanità. Proprio su questo numero ne proponiamo un approfondimento con l’articolo “La Federazione Galattica e le basi su Marte” di Michael Salla. Dunque, lo spartiacque tra i rivelatori più sensazionalistici e i personaggi invece seri e attendibili del mainstream si sta sempre più assottigliando. 


Tra le fila dei professori coraggiosi pro-ETH che non temono il discredito non si può non annoverare l’astronomo Avi Loeb di Harvard, secondo il quale non solo ‘Oumuamua sarebbe un relitto tecnologico extraterrestre, ma il nostro stesso sistema solare potrebbe essere pieno zeppo di tecnologia ET (vedi “Harvard’s top astronomer says our solar system may be teeming with alien technology” su Newstatesman.com del 22 gennaio 2021). Il nuovo libro del professor Loeb, Extraterrestrial: The First Sign of Intelligent Life Beyond Earth esce proprio questo mese in lingua originale (probabilmente in Italia tra non molto) e credo sia una di quelle letture che non possono mancare agli appassionati di materie aliene, e non solo. 

Disse John Lear

E allora, a questo punto, perché non ricordare alcune dichiarazioni forti, anzi fortissime, di un ben noto whistleblower statunitense, ex pilota militare, John Lear, giudicate ai tempi, ovvero oltre quindici anni fa, decisamente esagerate anche dagli appassionati in materia? A questo riguardo scrissi un articolo per il mensile Area 51, diretto da Maurizio Baiata, intitolato “Quanti alieni sono fra noi?”, in cui esponevo alcune delle dichiarazioni più interessanti di Lear, tra cui alcune riguardanti la presenza di vita sulla Luna e altri pianeti del nostro sistema solare. 

Secondo Lear: «La Luna sarebbe abitata e ricca di vegetazione, in cui persone come noi vivono la loro vita all’insaputa dell’umanità terrestre! Anche Marte ha la sua popolazione, che vive nel sottosuolo, e Giove, Saturno e Nettuno non sarebbero affatto giganti gassosi: l’unico gigante gassoso, dice Lear, è la NASA con tutte le sue bugie!». Dopo tanti anni di distanza, queste affermazioni risultano ancora poco credibili, fino a prova contraria, tuttavia l’esistenza di possibili basi sotterranee sul Pianeta Rosso, gestite da umani e alieni, non sembra essere così impossibile, se accettiamo, naturalmente, l’esistenza di civiltà avanzate extraterrestri in contatto con i terrestri. Peccato non poter leggere il libro di Eshed e Yanai, che potrebbe contenere ulteriori spiegazioni su che tipo di tecnologia sia stata usata per andare su Marte - tecnologia ET o tecnologia terrestre? -, cosa stiano combinando in quella base sotterranea gli astronauti americani con gli alieni, quali civiltà extraterrestri compongono la Federazione, quali esperimenti stanno portando avanti gli alieni qui sulla Terra col benestare del governo USA e via dicendo. Speriamo in una traduzione in inglese del testo e, a mio avviso, prepariamoci ad altre rivelazioni sorprendenti nel prossimo futuro.  

(Articolo originariamente pubblicato su XTimes n. 148, febbraio 2021)

Commenti